Calore, Silenzio, Rigenerazione

Parecchi anni fa, in un bellissimo hotel costruito secondo i criteri della bio-architettura, fui iniziato all’utilizzo della sauna e del bagno turco. Uso il termine “iniziato” perché così l’ho vissuta, come una vera e propria iniziazione.

Qualcuno che conosce quel mondo ti guida, passo dopo passo, alla sperimentazione e alla comprensione del significato di quell’esperienza, spingendoti a fare qualcosa che, forse, da solo non avresti mai compiuto. Oggi i centri benessere e le spa sono di moda e qualunque hotel di un certo livello ne è dotato, ma a quei tempi, una quindicina di anni fa, non era così facile, soprattutto in Italia, trovare luoghi in cui praticare questa bellissima arte e infatti… mi trovavo in Austria.

Per la verità non ero da solo, facevo parte di un gruppo di una cinquantina di persone che partecipavano a un seminario di pratiche yoga e meditazione, dedicato anche alla purificazione, rigenerazione e cura del corpo in generale. Ricordo in particolare una sessione di una quindicina di minuti che alcuni di noi ebbero la fortuna di fare all’interno di una sauna molto spaziosa, costituita da due file di panche che si fronteggiavano su tre livelli; ovviamente, più ci si siede in alto e maggiore è il calore.

Entrammo nella sauna con i nostri teli bianchi, completamente nudi (come si dovrebbe fare e si usa da quelle parti), appoggiammo gli asciugamani sulle panche di legno e ci sedemmo. Ignaro di ciò che mi aspettava scelsi il gradino più in alto, con la mia testa che sfiorava il soffitto. La porta si chiuse e chi ci guidava chiese di fare il possibile per resistere e cercare di non uscire prima del tempo, in modo da poter vivere pienamente l’esperienza fino alla fine. La clessidra, che si trova di solito all’interno di ogni sauna, venne ruotata, la sabbia cominciò a scivolare nel vetro e il nostro viaggio ebbe inizio. Sì, un vero e proprio viaggio. L’impressione esatta fu quella di essere a bordo di un’astronave, diretta in un luogo sconosciuto e all’interno della quale il tempo sembrò scorrere a una velocità diversa.

Il calore cresceva sempre più a causa delle così dette gittate di vapore o aufguss, come vengono chiamate nei paesi nordici: alcune palle di ghiaccio – precedentemente imbevute di varie essenze – furono via via depositate sulle pietre roventi (che servono a riscaldare l’ambiente) e dalle quali si sprigionarono potenti volute di vapore. I vetri della porta che nel frattempo si erano completamente appannati contribuivano a preservare quell’intimità che si era creata e che rendeva l’atmosfera sempre più densa.

Una persona stava in piedi al centro della sauna e prese a sventolare un asciugamano con grande vigore, facendo circolare il vapore in tutto l’ambiente e indirizzandolo a turno verso ognuno di noi. La ventata di vapore che si riceve è un vero choc, quella temperatura così alta che investe tutto il corpo genera spesso un effetto di segno opposto, una sorta di brivido di freddo. Quel calore, che inizialmente pareva insopportabile, poco a poco divenne un amico contro il quale smettemmo di combattere, lasciandoci attraversare dal suo potere benefico.

Molti di noi erano alla prima esperienza e resistere per tutto quel tempo a quella temperatura non fu affatto facile. Il silenzio ovattato, il calore avvolgente, il profumo delle essenze misto al legno di rivestimento, lo sfrigolio del ghiaccio che cambiava il suo stato, il senso di unità con i compagni di avventura e la fiducia nei nostri maestri che ci stavano guidando, conferì a quell’esperienza una qualità magica. La maggior parte di noi riuscì ad accedere a una calma profonda, simile a quella che si sperimenta in uno stato meditativo e quella calma ci permise di superare i nostri limiti e cogliere la bellezza di ciò che stavamo vivendo.

Da quel giorno io ed alcuni amici siamo diventati degli appassionati cultori di questa antica arte che riesce ad unire piacere e salute.

L’utilizzo del calore e del vapore per purificare, rigenerare e mantenere sano il nostro corpo è antichissimo e appartiene a molti popoli in varie epoche e regioni del pianeta: dalla Cina, all’India e al Sudamerica, dalla Grecia all’Antica Roma fino alle regioni del Nord Europa. La forte sudorazione e gli sbalzi termici cui è sottoposto il corpo generano notevoli benefici che coinvolgono molti organi e attivano importanti funzioni del nostro organismo: l’apparato cardio circolatorio, quello respiratorio, il sistema immunitario, quello endocrino, oltre a favorire la pulizia della pelle liberandola dalle scorie che vengono espulse grazie appunto alla forte sudorazione.

Al di là della salute fisica, per me la pratica della sauna (calore secco) o del bagno turco (calore umido) è stata ed è tuttora anche un mezzo per osservarmi, conoscermi, vincere alcuni limiti e aprirmi a nuove possibilità.

La capacità di resistere a condizioni estreme sviluppa la volontà: quando pensi di essere arrivato al limite e vorresti uscire, resta ancora qualche secondo; non scappare… i secondi diventano minuti e alla fine ce la fai! Naturalmente non bisogna esagerare, l’ascolto dei segnali che ci lancia il nostro corpo sono importantissimi per capire quando interrompere la sessione.

Il controllo dello stato emotivo è fondamentale per allontanare il fastidio o addirittura la paura che potrebbe sorgere, soprattutto alle prime esperienze. Così come la diversa sopportazione al calore che abbiamo rispetto al solito ci permette di osservare quale sia la nostra qualità emotiva quel giorno, più siamo nervosi e inquieti meno dureremo. Saper accettare la fortissima temperatura di una sauna o l’intensa umidità di un bagno turco ti rende più morbido e ti restituisce la capacità di abbandonarti, di lasciarti attraversare dalle situazioni senza creare per forza conflitto e opposizione.

Quando il plesso solare si rilassa completamente vuol dire che hai accettato la situazione, non ti opponi più e allora il calore che penetra in te diventa puro piacere.

La condivisione di uno spazio ristretto con degli sconosciuti totalmente nudi, vince la vergogna di mostrare il proprio corpo e supera la paura del giudizio, di non essere belle (per le femminucce) o dotati (nel caso dei maschietti). Allo stesso modo si sviluppa la capacità di accettare e guardare la nudità altrui (che non sempre appartiene a donne e uomini con fisici armonici e scolpiti ),senza giudizio.

Decidere di fermare tutto per rilassarci e rigenerarci è un chiaro segnale che abbiamo capito quanto sia importante dedicare del tempo a noi stessi, per aumentare la qualità della nostra vita e di chi ci sta accanto.

di Gabriele Masserini

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